Iscritto al Partito Socialista Italiano.
Nel 1920 fu eletto consigliere comunale a Pianoro.
Il 28.4.1930 fu arrestato perché accusato di avere diffuso volantini ed esposto uno «straccio rosso» a Pianoro.
Dopo poche settimane venne classificato comunista, diffidato e liberato.
Negli anni seguenti fu sottoposto a controlli da parte della polizia.
Il 31.10.1940 nella sua pratica venne annotato: «non ha dato finora alcuna prova sicura e concreta di ravvedimento. Eʼ vigilato».